Presentazione del volume Le nuvole di Massimiliano Gatti Mercoledì 11 dicembre 2019 alle ore 19.00 alla Fondazione Sozzani, incontro con il fotografo Massimiliano Gatti, Maurizio Harari, docente di Etruscologia e Archeologia italica, e Angela Madesani, storica dell’arte e curatrice, in occasione della pubblicazione del libro fotografico Le nuvole, edito da La Grande Illusion. Le nuvole è un libro che nasce dal progetto fotografico di Massimiliano Gatti sulle rovine di Palmira, in Siria. Un reportage in due tempi, in cui l’autore accosta alle fotografie del sito archeologico di Palmira, le fotografie, realizzate a partire dal fermo immagine dei video di propaganda Isis che ne documentano la distruzione. Immagini tratte da dispositivi digitali dove «il pixel, da unità di misura, diviene strumento di lavoro, come se fosse un pennello per sfumare», scrive Angela Madesani nella presentazione. Nelle Nuvole, la commedia di Aristofane, le nubi sono eteree e impalpabili divinità che il drammaturgo greco associa alla leggerezza del pensiero delle nuove correnti filosofiche. Con la stessa attitudine Massimiliano Gatti accosta immagini di colonne imponenti e vaste strutture architettoniche alla leggerezza delle nuvole di polvere che si sollevano con la distruzione di un monumento. Il libro si legge sia all’occidentale sia all’araba, da sinistra a destra e viceversa, ed è tradotto in lingua araba. Massimiliano Gatti si laurea in Farmacia e si diploma in Fotografia al Cfp R. Bauer di Milano. Fotografo al seguito di missioni archeologiche in Medio Oriente (dal 2008 al 2011 a Qatna in Siria, e dal 2012 nel progetto PARTeN nel Kurdistan iracheno) ha modo di vivere e approfondire la conoscenza di terre leggendarie. Con un metodo documentaristico, la sua ricerca spazia dall’esplorazione del passato, dei resti e delle rovine degli antichi, fino all’osservazione della realtà contemporanea, con una propria riflessione personale. Vive e lavora tra l’Italia e il Medio Oriente. Maurizio Harari dirige il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, dove insegna Etruscologia e Archeologia italica. Ha insegnato al London University College (1988-91), a Ferrara (1992-2001) e condotto campagne di scavo in siti etruschi dell’Alto Adriatico, nell’entroterra di Adria e a Verucchio. Fra le sue numerose pubblicazioni Gli Etruschi del Po (Cardano, 2000), Icone del mondo antico. Un seminario di storia delle immagini (L’Erma di Bretschneider, 2009) e Andare per i luoghi di Ulisse (il Mulino, 2019). Angela Madesani Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice de Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia di Storia della fotografia (Bruno Mondadori, 2005 e 2008) de Le intelligenze dell’arte (Nomos edizioni, 2016). Suo è il saggio introduttivo del volume Artist’s Invitations 1965- 1985 (Danilo Montanari Editore, 2019). Ha curato numerose mostre presso istituzioni italiane e straniere. Ha scritto su Gabriele Basilico, Giuseppe Cavalli, Luigi Ghirri, Francesco Jodice, Anne e Patrick Poirier, Elisabeth Scherffig, Franco Vaccari, Giulio Paolini. Responsabile della sezione fotografica di Artribune. Insegna all’Accademia di Brera e all’Istituto Europeo del Design di Milano. Le nuvole fotografie di Massimiliano Gatti, presentazione di Angela Madesani Copertina e grafica di Andrea Geremia 16 x 19,5 cm 48 pagine brossura con doppia sovracoperta testi in italiano e in arabo Edizione speciale con fotografia 210,00 € Brossura con doppia sovracoperta 21,00 € La Grande Illusion, 2019 LA FORMA DELLE NUVOLE Olmo Amato, Elizabeth Aro, Massimiliano Gatti, Caterina Giansiracusa, Luca Grimaldi, Alessandra Maio a cura di Irene Finiguerra 05/12/2019 - 19/01/2020 Inaugurazione giovedì 5 dicembre 2019 dalle ore 18 alle ore 21 Orari: Venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19 oppure su appuntamento Ingresso libero Quale è la forma delle nuvole? C’è chi intravede volti, chi forme di animali, in realtà le nuvole, studiate nell’O ocento da Luke Howard, sono da raggruppare solo in tre categorie: semplici, intermedie e complesse. Eppure le nuvole con la loro leggerezza sono sempre state un grande stimolo per la fantasia sia scientifica che poetica. I nostri sguardi si alzano verso il cielo e come le nuvole mutiamo, ci trasformiamo e sogniamo ad occhi ape i. Cirri, nembi, cumuli che “vanno e vengono/ogni tanto si fermano” (De Andrè) non sono altro che acqua in sospensione, masse in trasformazione che disobbediscono alla gravità. Guardiamo i lavori dei sei a isti in mostra con lo stesso stupore dei bambini che si perdono nel gioco delle nuvole e sapremo così cogliere la bellezza sollevandoci dalla nostra quotidianità.
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AutoreMassimiliano Gatti Archivi
February 2024
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