peta
"Peta", è così che tutti chiamavano mio padre.
Peta è un progetto fotografico che, attraverso il ritratto di alcuni oggetti di lavoro che sono appartenuti a mio padre, tratteggia il racconto di una professione, ma anche di un uomo. Ci sono oggetti che più di altri fanno parte delle nostre vite, che fanno da filtro alla conoscenza di noi stessi, e alle nostre relazioni. E io, per questi oggetti, ho un'affezione speciale: quando ero bambino, li vedevo come gli strumenti di un alchimista, non ne capivo l’utilizzo e li rivestivo di un fascino magico. Il tempo sbiadisce la memoria, questi oggetti non si usano praticamente più, e quasi spariscono nello sfondo bianco. Oggi, a distanza di anni, potrebbero apparire ai miei occhi come quotidiani o desueti: eppure, a me evocano ricordi chiari, perché la mia memoria li ha resi miracolosamente carichi di significati.
Peta, anche questo era mio padre.
"Peta", so my father was called.
Peta is a photographic project that portrays the story of a profession, but also a man, through the portrait of some work items that belonged to my father. There are some objects that are part of our lives, which act as a filter to the knowledge of ourselves and our relationships. And I have a special love for these objects: when I was a child, I saw them as instruments of an alchemist, I did not understand the use and overlaid them with a magical charm. Time fades the memory, these objects are not used practically, and almost disappear into the white background. Today, at my glance, these objects may appear obsolete, but they evoke to me clear memories, because my memory miraculously made them full of significance.
Peta, this was my father.
Peta è un progetto fotografico che, attraverso il ritratto di alcuni oggetti di lavoro che sono appartenuti a mio padre, tratteggia il racconto di una professione, ma anche di un uomo. Ci sono oggetti che più di altri fanno parte delle nostre vite, che fanno da filtro alla conoscenza di noi stessi, e alle nostre relazioni. E io, per questi oggetti, ho un'affezione speciale: quando ero bambino, li vedevo come gli strumenti di un alchimista, non ne capivo l’utilizzo e li rivestivo di un fascino magico. Il tempo sbiadisce la memoria, questi oggetti non si usano praticamente più, e quasi spariscono nello sfondo bianco. Oggi, a distanza di anni, potrebbero apparire ai miei occhi come quotidiani o desueti: eppure, a me evocano ricordi chiari, perché la mia memoria li ha resi miracolosamente carichi di significati.
Peta, anche questo era mio padre.
"Peta", so my father was called.
Peta is a photographic project that portrays the story of a profession, but also a man, through the portrait of some work items that belonged to my father. There are some objects that are part of our lives, which act as a filter to the knowledge of ourselves and our relationships. And I have a special love for these objects: when I was a child, I saw them as instruments of an alchemist, I did not understand the use and overlaid them with a magical charm. Time fades the memory, these objects are not used practically, and almost disappear into the white background. Today, at my glance, these objects may appear obsolete, but they evoke to me clear memories, because my memory miraculously made them full of significance.
Peta, this was my father.
Peta, fine art giclée inkjet print on Photo Rag cotton paper, 40x40 cm, 2012